sexta-feira, 4 de dezembro de 2009

CHIUSA A MONTEVIDEO LA CONSULTA DEI VENETI NEL MONDO

























Quella di questi cinque anni è stata una bellissima esperienza. Siamo riusciti ad ottimizzare moltissimo le iniziative e le risorse disponibili e la Consulta ha saputo veramente rappresentare il grande patrimonio che sono tutti i veneti che si trovano in giro per il mondo”. Con queste parole l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona ha concluso i lavori della Consulta dei Veneti nel Mondo nell’ultima riunione annuale per questa legislatura, che si è svolta a Montevideo in Uruguay. L’assise di questo organismo consultivo della Regione, in rappresentanza del mondo dell’emigrazione e delle diverse componenti della società veneta, è stata organizzata in collaborazione con il Comitato delle Associazioni Venete in Argentina (CAVU) e l’Unioncamere del Veneto. Uno degli aspetti messi in maggiore evidenza dagli interventi è il progressivo “ringiovanimento” della Consulta che in questi cinque anni è stata affiancata nella sua attività dalla presenza e dall’apporto dei giovani all’interno dell’associazionismo, che hanno dimostrato di avere entusiasmo e progettualità per dare nuova linfa al legame tra il Veneto e le comunità all’estero. De Bona ha sottolineato che, nelle linee politico-operative contenute nella proposta di piano triennale per il 2010-2012, investire sui giovani è uno dei punti nodali, tenuto conto che il 54% degli italiani residenti all’estero ha meno di 35 anni. Una “nuova emigrazione” è invece quella dei neolaureati che lasciano l’Italia (circa il 3% del totale) per trovare fuori dei confini migliori opportunità professionali. In generale, un bilancio più che positivo – ha detto De Bona – che ha visto in cinque anni con metà delle risorse quasi raddoppiate le iniziative, arrivando a realizzare 350 progetti, soprattutto stages formativi per giovani, scambi culturali e soggiorni per anziani. Tra i temi prioritari per il futuro è stato posto quello dell’economia, puntando a rafforzare ulteriormente i progetti per raccordare la realtà produttiva veneta e le associazioni dell’emigrazione. “Gli emigrati – ha detto De Bona - sono per il Veneto una grande opportunità sul piano economico non ancora sufficientemente valorizzata”. La Consulta ha presentato altre proposte tra cui l’aggiornamento della legge regionale in materia di emigrazione, con la richiesta di ampliare le iniziative anche oltre la terza generazione perché in alcune realtà si è già arrivati alla quinta e alla sesta. Tra le nuove idee da lasciare in eredità alla prossima legislatura, anche quella di creare un comitato che faccia sintesi delle associazioni presenti sul territorio regionale e contribuisca al coordinamento delle moltissime iniziative (tra cui i gemellaggi), che vengono realizzare da soggetti diversi, per farle conoscere tempestivamente alle comunità venete all’estero. In apertura dei lavori Dino De Poli, presidente dell’Unione dei Triveneti nel Mondo (UTRIM), è intervenuto raccomandando l’insegnamento della lingua italiana alle giovani generazioni all’estero.

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